Stralcio delle cartelle fino a 5.000 euro: pare sia stato uno dei nodi da sciogliere per l’approvazione del decreto Sostegni in Consiglio dei Ministri. Ma la novità è stata confermata nella versione definitiva del testo, anche se con alcune modifiche rispetto all’impianto inziale.

Il condono fiscale è più selettivo: libero acceso solo per i contribuenti con redditi fino a 30.000 euro, e in relazione ai carichi affidati all’agente della riscossione tra il 2000 ed il 2010.

Rispetto alla versione iniziale, quindi, si restringe sia il periodo temporale di riferimento che la platea dei beneficiari dello stralcio automatico delle cartelle esattoriali.

Sono 16 milioni le cartelle che verranno cancellate, senza oneri da parte del contribuente.

Lo stesso Premier Draghi, durante la conferenza stampa di presentazione del decreto a sostegno di imprese e famiglie, afferma che quanto previsto dal DL Sostegni è un condono fiscale a tutti gli effetti, necessario perché “lo Stato non ha funzionato”.

Allo stralcio dei debiti si affianca inoltre la definizione agevolata degli avvisi bonari, circoscritta alle partite IVA che hanno subito un calo di volume d’affari pari almeno al 30 per cento nel 2020 rispetto al 2019.

Sanatoria per le partite iva

Prevista anche la sanatoria per le partite IVA che hanno subito una perdita del 30% del fatturato 2020 rispetto al 2019, esse potranno definire in via agevolata le somme derivanti da dichiarazioni irregolari relative agli anni d’imposta 2017 e 2018.

Chi ha diritto al condono?

Non tutti possono beneficiare di questo sconto, infatti solo chi nel 2019 ha posseduto redditi fino a 30.000 euro complessivi lordi annui rientra nel condono, siano essi persone fisiche o imprese.

Cosa si deve fare?

Chi rientra in questa categoria non deve fare nulla, sarà direttamente Agenzia entrate Riscossione che provvederà direttamente alla cancellazione dei debiti. La propria posizione fiscale potrà essere controllata direttamente cliccando qui.

Quali debiti saranno cancellati?

Le cartelle interessate dal condono sono quelle che sono state affidate agli agenti della riscossione (prima Equitalia e ora Agenza Entrate Riscossione) tra il 2000 e il 2010. In pratica si fa riferimento all’anno in cui l’ente cui è dovuta l’imposta non pagata ha segnalato a questi soggetti il debito che, come si dice in gergo tecnico, è stato iscritto a ruolo

Non parliamo di un condono tombale di tutti i debiti di quegli anni, ma esclusivamente delle cartelle di valore complessivo fino a 5.000 euro, comprensivo di interessi e sanzioni. Di fatto, una grossa fetta di stralci potrebbe riguardare ImuTasi o bolli auto dimenticati

Rientrano tra le cartelle annullate anche quelle per le quali si è eventualmente aderito alla rottamazione-ter. Sono invece escluse le somme dovute per il recupero di aiuti di Stato, i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti e le multe o sanzioni derivanti da sentenze penali di condanna.

Stop cartelle esattoriali fino al 30 aprile 2021

Il Decreto sostegno prevede anche un nuovo stop fino al 30 aprile 2021 alle notifiche delle nuove cartelle esattoriali.

Previsto anche più tempo per saldare le rate della Rottamazione ter e del saldo e stralcio, per quanto riguarda quelle saltate nel corso del 2020 (5 rate) da saldare entro luglio 2021 e quelli previsti fino a luglio di quest’anno (altre 4 rate) da pagare entro il 30 novembre.

Le scadenze, pertanto sono:

  • 31 luglio 2021, per quanto riguarda le rate in scadenza il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre 2020;
  • 30 novembre 2021, per quanto riguarda le rate in scadenza il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio e il 31 luglio 2021.